2022 - Progetto Danziamo! Un progetto di danza rivolto ai nostri ospiti

Ultima modifica 25 gennaio 2023

La danza è il linguaggio nascosto dell’anima.

Martha Graham

 

“Si invecchia come si è vissuti” dice Simone de Beauvoir.

Per quanto ci si sforzi nella ricerca di dare una definizione adeguata al termine invecchiamento, risulta sempre difficile esprimere un fenomeno così universale ed allo stesso tempo così eterogeneo.

Nel processo di invecchiamento sono fondamentali entrambi i seguenti aspetti:

  • i vissuti sul proprio corpo e sulle sue modificazioni;
  • le relazioni sociali e affettive, elementi fondamentali nella percezione di se stessi.

L’individuo che invecchia è infatti influenzato da “come si sente e si vede” e da come viene rimandata la sua immagine da parte dell’altro. L’anziano, infatti, si trova in un momento di fragilità, di cambiamento ed è possibile che possano emergere dei conflitti che favoriscono chiusura, insicurezza ed aggressività. Occorre quindi aiutare la persona attraverso interventi che privilegino il vissuto del corpo, l’espressione di sé, permettendo di riscoprire e rivalutare la propria immagine, di dare spazio al mondo interiore che è ricco di esperienze e di creatività.

La creatività

“La creatività dell’uomo sembra essere una caratteristica fondamentale della natura umana, presente in ciascuno di noi, cioè una potenzialità data alla nascita a tutti gli esseri umani” (Maslow). L’anziano non può tornare indietro biologicamente, ma può ripercorrere creativamente, intellettualmente e spiritualmente la sua vita, le sue esperienze. La creatività è “dovunque c’è un uomo che immagina, combina, modifica e realizza qualcosa di nuovo” (Vygotskij).

La danza

La danza è uno strumento di prevenzione e socializzazione, anche e soprattutto nella terza età.

La danza, in quanto ATTIVITÀ FISICA, provoca effetti di ordine fisiologico (attivazione della circolazione sanguigna e delle articolazioni): il corpo viene infatti sollecitato, attraverso il movimento, a captare e a riprodurre gesti, forme ritmiche, movimenti coordinati che ristabiliscono equilibrio e benessere nell’organismo. 

La danza è anche PREVENZIONE e SOCIALIZZAZIONE: il movimento fisico stimola anche alcuni processi mentali (attenzione, rielaborazione di stimoli visivi ed uditivi, memoria procedurale) e rappresenta inoltre un’occasione per ritrovarsi con altre persone, stare insieme e condividere dei momenti piacevoli. 

 

Obiettivi generali del progetto

  • Percezione del proprio corpo: consapevolezza delle sue varie parti, schema corporeo
  • Percezione del corpo nello spazio: sensazioni cinestetiche, postura, deambulazione
  • Ascolto dei propri ritmi e ascolto del proprio corpo: il “corpo intelligente” che fa esperienze, che sente il respiro, il battito cardiaco, il movimento
  • Espressione della propria creatività: espressione di se stessi, delle sensazioni e delle emozioni, attraverso il movimento e la musica
  • Nuova immagine di sé: miglioramento dell’autostima, nuova visione del proprio corpo (il corpo sofferente viene meno lasciando spazio alle sensazioni, emozioni, vissuti, di un corpo che cambia, ma che si esprime, crea, vive questo spazio e questo tempo speciali, anche nella quotidianità)
  • Stare insieme, parlare e creare legami  

Metodo di intervento

  • Partecipanti: tutti gli ospiti che esprimeranno interesse per l’attività e saranno in grado di parteciparvi
  • Frequenza: una volta a settimana per nucleo (di lunedì o di venerdì mattina)
  • Sede: dopo una prima fase osservativa presso il salone del bar, in cui si valuterà l’interesse degli ospiti per questa nuova attività, il progetto diventerà “itinerante”: sarà infatti l’insegnante di danza stessa a portare musica ed allegria presso i salottini dei vari nuclei, in modo tale da coinvolgere sia gli ospiti sia il personale. Infine, non appena le temperature esterne lo permetteranno, ci saranno dei momenti di danza aperti a tutti presso il giardino sensoriale