“Sicurezza in casa … che fare?” Alcuni suggerimenti utili per sentirsi più sicuri e per evitare di essere truffati.

Pubblicato il 30 maggio 2018 • Territorio

Martedì 7 novembre 2017 presso il Salone del Centro Sartor si è tenuto l’evento dal titolo “Sicurezza in casa che fare?”, un incontro di sensibilizzazione sul tema della sicurezza rivolto soprattutto alle persone anziane, per fornire indicazioni e suggerimenti sui comportamenti da tenere e come ci si può difendere dalle truffe telefoniche, dai furti e dalle truffe porta a porta.

Ad aprire l’incontro la dr.ssa Elisabetta Barbato, direttrice del Centro Sartor, ha ringraziato a nome del Presidente Maurizio Trento e di tutto il CdA il capitano Alessandro Albiero comandante della compagnia dei carabinieri di Castelfranco Veneto e il maresciallo Alberto Cusinato comandante della locale stazione, per aver collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. “L’idea dell’arma è quella della lotta alla criminalità e all’illegalità attraverso un’azione di polizia a 360 ° che sia repressiva, ma anche propositiva e risolutiva e che passi attraverso il coinvolgimento diretto della gente nell’identificazione delle problematiche, nell’individuazione dei mezzi per combattere il disordine sociale ed il decadimento urbano. Il coinvolgimento della popolazione è un vero e proprio salto di qualità rispetto agli approcci tradizionali, nell’ottica di ricercare nuove sinergie e forme di coordinamento” dice la Barbato.

Tra i presenti c'erano anche il Sindaco e Presidente della Provincia Stefano Marcon  e il vice sindaco Giovine che hanno ribadito l'importanza di queste iniziative per il territorio.

Durante l’incontro, il Capitano Albiero ha fornito alcuni suggerimenti utili su come difendere le nostre case e i nostri affetti e su come difendersi dalle truffe. “Premesso che in caso di dubbi o sospetti il modo migliore per difendersi e collaborare con le forze dell’ordine è avvertire immediatamente il 112, numero unico per le emergenze” dice il Capitano “bisogna anche ricordarsi di inserire l’allarme o non lasciare le chiavi di casa in luoghi facilmente rintracciabili quando si esce. Attenzione anche all’utilizzo dei social network, come per esempio evitare di postare sui propri profili informazioni dettagliate circa una prolungata assenza da casa”.